LA FONDAZIONE FRANCESCO RAPONI
Ricerca medica, Ozonoterapia e iniziative benefiche
La Fondazione Francesco Raponi opera da anni per promuovere la ricerca nel campo dell’ozonoterapia e del benessere psicofisico. Si è particolarmente distinta anche nel sostegno alle iniziative culturali e nella solidarietà sociale.
L’Ossigeno Ozonoterapia in Medicina
L’Ossigeno-Ozono Terapia è un trattamento di terapia medica, basato sulla somministrazione di una miscela di ossigeno (O2) e ozono medicale (O3) all’interno dell’organismo, attraverso l’impiego di differenti tecniche, che permette di ottenere considerevoli risultati terapeutici su numerose patologie.
L’ozono in Medicina, come qualsiasi sostanza usata in questo ambito, ha delle modalità ben definite, così come sono precisi il range di concentrazione di utilizzo (tra 1 e 100 mg/ml) e le metodiche di somministrazione. Tuttavia, al contrario di qualsiasi altra sostanza farmaceutica, è una molecola altamente instabile e quindi deve essere preparata immediatamente prima dell’uso da un generatore di ozono.
L’ozono ha la capacità di modificare le sostanze che producono infiammazione (ATP, H+, Prostaglandine, Serotonina, Interleuchine), rendendole “incapaci” di produrre dolore. Favorisce inoltre il microcircolo e la nutrizione dei tessuti, grazie a una miglior ossigenazione.
L’Ozonoterapia esiste da oltre un secolo e al giorno d’oggi la sua efficacia è stata riconosciuta ufficialmente dalla Comunità Scientifica. Le origini le dobbiamo far risalire al 1839, quando il chimico tedesco Christian Friedrich Schönbein descrisse in un trattato la formazione di un gas invisibile dall’odore pungente che chiamò Ozono, dal greco Ozein (mandare odore). I primi utilizzi in campo sanitario furono nella disinfezione delle sale operatorie perché fu chiara sin dall’inizio. Le prime applicazioni in medicina furono invece descritte nel 1892, quando la prestigiosa rivista scientifica “The Lancet” pubblicò un articolo sul trattamento della tubercolosi con l’ossigeno-ozono. La stessa rivista pubblicò un altro articolo sul successo del trattamento della sordità con ozono nella patologia cronica dell’orecchio medio.
È una metodica che si è consolidata nel corso degli anni e che oggi rappresenta un prezioso coadiuvante di numerose terapie convenzionali nel trattamento di molteplici affezioni dolorose e più in generale di diverse patologie dell’organismo umano. Nell’uso medico viene utilizzata una miscela di O2/O3 detta anche ozono medicale, in cui l’O3 è presente in concentrazioni 30 volte inferiori rispetto all’uso industriale: da 1 a 40 *g/ml di Ossigeno.
A cominciare dallo scorso anno l’Ossigeno Ozono Terapia è stata utilizzata anche per curare le persone colpite dal Covid 19, con risultati molto incoraggianti. Già nel 2020 la SIOOT (Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia) aveva indicato le capacità antinfiammatorie, antivirali e immunomodulanti dell’ozono come ottimali per contrastare l’epidemia sia per la cura delle persone che per la sanificazione degli ambienti. In seguito la SIOOT ha raccolto i dati clinici di 100 pazienti Covid.
I risultati di questo lavoro sono stati pubblicati sulla rivista “International Immunopharmacology” e sono stati ripresi da diversi altri lavori clinici pubblicati in altri Paesi.
Le applicazioni mediche
Le principali applicazioni sono:
ERNIA DISCALE
(cervicale, dorsale, lombare)
GRANDE AUTOEMOTRASFUSIONE
(osteoporosi, artrite, artrosi, diabete)
APPLICAZIONI IN ORTOPEDIA
(artrosi del ginocchio, dell’anca ecc.)
APPLICAZIONI IN ESTETICA
(cellulite, calvizie, problemi vascolari)
Si eseguono in genere 20 infiltrazioni con frequenza generalmente bisettimanale
Ha riscosso grande successo il Convegno “Ozono terapia medicina del futuro” promosso dal dottor Francesco Raponi e organizzato dal Dipartimento Ossigeno Ozono Terapia del Centro Ricerche Innovation Research Center IMELSS Campus s.r.l. che ha avuto luogo nell’Abbazia di Casamari il 23-24 ottobre 2015. La splendida Abbazia che ha ospitato l’incontro si trova nel comune di Veroli, in provincia di Frosinone ed è uno dei più importanti monasteri italiani di architettura gotica cistercense.
L’incontro di Casamari viene ricordato ancora oggi come una tappa importante nella diffusione della pratica dell’Ozonoterapia, che a giudizio degli specialisti intervenuti può essere considerata a pieno titolo la Medicina del futuro.
Efficacia, assenza di specifiche controindicazioni, ottima tollerabilità, bassi costi, facilità di somministrazione e vasto campo di applicazione, sono solo alcuni dei requisiti attribuiti a questa pratica medica sempre più diffusa nel mondo, ma che la ricerca e le scoperte più importanti sono state realizzate in Italia, come ha evidenziato il dott. Francesco Raponi, presidente del Centro di Ricerche, nel suo intervento al convegno dove ha illustrato il metodo Discosan utilizzato per la cura delle patologie discali che lui stesso ha contribuito a fondare con il dott. Cesare Verga. Presente al Convegno anche il prof. Carlo Galoforo scopritore della cura con ossigeno-ozono dell’ulcera del Buruli, conosciuta come la lebbra dei bambini.
Il Convegno ha inoltre messo in evidenza, come l’ozono terapia possa essere anche un trattamento sistemico utile in numerose condizioni patologiche o semplicemente come risorsa terapeutica profilattica in grado di prevenire i danni dell’invecchiamento e migliorare numerose funzioni del nostro organismo.
Proprio per questa sua vasta applicazione l’ozono terapia sta avendo un ampio riconoscimento in vari Paesi e gli italiani sono spesso i protagonisti di questa diffusione, come per esempio negli Emirati Arabi dove, le autorità dell’HAAD (Health Authority Abu Dhabi) hanno inserito ufficialmente la specializzazione di “GP Ozone Therapist” e il prof. Lamberto Re, membro del comitato scientifico del Convegno di Casamari e moderatore si è adoperato per l’attivazione del primo centro di ozono terapia all’ospedale Rashid di Dubai e rappresenta ad oggi l’unico ozono terapeuta abilitato dal Minister of Health di Abu Dhabi.
I moderatori del Convegno, il prof. Lamberto Re, il dott. Enrico Raponi, il prof. Biagio Cacciola, hanno dato modo ai relatori di confrontarsi portando al convegno le novità dell’ozono terapie e le sue future applicazioni facendo un esplicito appello affinché la ricerca prosegui e che venga potenziata. Interessanti anche le prospettive dell’Ozono terapia nelle strutture ospedaliere.
La relazione del dott. Francesco Raponi al Convegno di Casamari
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